...sembra tutto più rapido, più fluido,
ma anche più compatto in mille e mille fotogrammi successivi
che ti si schiantano negli occhi...
...sembra che l’acqua tracimi sulla tua Strada,
che allaghi i solchi sul viso come infinite e devastanti gocce di pioggia d’emozione...
...sembra l’Anima che va...
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ciao, Marinaio...
13 VII 1998
...lungolago...
- Aengus_il_Vagabondo
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Re: ...lungolago...
Lungolago.......
Con quattro giorni di ritardo auguri...
02 VIII 2000 Locarno...
Aengus_il_Vagabondo ha scritto:...sembra tutto più rapido, più fluido,
ma anche più compatto in mille e mille fotogrammi successivi
che ti si schiantano negli occhi...
...sembra che l’acqua tracimi sulla tua Strada,
che allaghi i solchi sul viso come infinite e devastanti gocce di pioggia d’emozione...
Con quattro giorni di ritardo auguri...
Marinaio...
02 VIII 2000 Locarno...
- Aengus_il_Vagabondo
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Ho sempre detestato, da bambino, i laghi,
nonostante mi portassero in un luogo vicino a queste tue montagne,
da dove potevo vederne ben sette, di più o meno grandi dimensioni…
ma là, su quei monti, l’aria era più fresca, e, soprattutto, il lago mi sembrava senza una sua dimensione, né fiume, né, tantomeno, mare,
...oceanomare...
Un ibrido di pensieri, parole, dimensioni, consistenze...
Anni più avanti ho iniziato a frequentare quel lago,
anche se aveva il retrogusto amaro di chi si è portato via la prima giovinezza di amavo e che avrei voluto amare per primo...
e, ancora, ho preso il primo brivido di emozioni sulle ali,
con uno stupido Cessna ed il suo ancor più stupido timone tra le mie stupide braccia,
a giocare tra la Torre di Buccione e l’acqua...
e allora ho iniziato a pensare che,
anche se è solo un lungolago,
anche se resta un Lago,
alla fine ti ritornano per sempre le sue immagini ed i suoi arcobaleni, incastrati meravigliosamente nei tuoi Ricordi...
nonostante mi portassero in un luogo vicino a queste tue montagne,
da dove potevo vederne ben sette, di più o meno grandi dimensioni…
ma là, su quei monti, l’aria era più fresca, e, soprattutto, il lago mi sembrava senza una sua dimensione, né fiume, né, tantomeno, mare,
...oceanomare...
Un ibrido di pensieri, parole, dimensioni, consistenze...
Anni più avanti ho iniziato a frequentare quel lago,
anche se aveva il retrogusto amaro di chi si è portato via la prima giovinezza di amavo e che avrei voluto amare per primo...
e, ancora, ho preso il primo brivido di emozioni sulle ali,
con uno stupido Cessna ed il suo ancor più stupido timone tra le mie stupide braccia,
a giocare tra la Torre di Buccione e l’acqua...
e allora ho iniziato a pensare che,
anche se è solo un lungolago,
anche se resta un Lago,
alla fine ti ritornano per sempre le sue immagini ed i suoi arcobaleni, incastrati meravigliosamente nei tuoi Ricordi...
- Aengus_il_Vagabondo
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- Iscritto il: mar giu 09, 2009 6:16 pm
Un arpeggio a sei Corde...
La prima Corda sono gli occhi buoni di tua Madre ad insegnarti a camminare la Vita...
La seconda Corda è l’istintiva energia di un Amico, ad accompagnarti a sorridere e ridere della Vita...
La terza, la terza Corda, sono le cosce tese di una Donna ad illuderti che quella
- solo quella - è la Vita...
La quarta Corda è il becero e povero acuto del tuo Egoismo guerriero, imprecare contro il Cielo, intento a farti allontanare dalla Vita...
La quinta Corda, piena e corposa, la pizzichi in un bicchiere di Vino buono, a farti sognare e pensare - solo e contro tutti - alla Vita...
La sesta ed ultima Corda
- i bassi -,
tutto ciò che hai vissuto, percepito, sentito in quella tua fottuta Vita,
ciò che hai perso,
ciò che hai lasciato per la Strada,
e tutto quello che di poco o tanto sei riuscito a suonare...
con quell’arpeggio a sei Corde...
- confesso che ho vissuto -
Aengus,
Il Vagabondo
La prima Corda sono gli occhi buoni di tua Madre ad insegnarti a camminare la Vita...
La seconda Corda è l’istintiva energia di un Amico, ad accompagnarti a sorridere e ridere della Vita...
La terza, la terza Corda, sono le cosce tese di una Donna ad illuderti che quella
- solo quella - è la Vita...
La quarta Corda è il becero e povero acuto del tuo Egoismo guerriero, imprecare contro il Cielo, intento a farti allontanare dalla Vita...
La quinta Corda, piena e corposa, la pizzichi in un bicchiere di Vino buono, a farti sognare e pensare - solo e contro tutti - alla Vita...
La sesta ed ultima Corda
- i bassi -,
tutto ciò che hai vissuto, percepito, sentito in quella tua fottuta Vita,
ciò che hai perso,
ciò che hai lasciato per la Strada,
e tutto quello che di poco o tanto sei riuscito a suonare...
con quell’arpeggio a sei Corde...
- confesso che ho vissuto -
Aengus,
Il Vagabondo
- Aengus_il_Vagabondo
- Messaggi: 62
- Iscritto il: mar giu 09, 2009 6:16 pm
"Ti sveglierai sull’indaco del mattino
quando la luce ha un piede in terra e l’ altro in mare,
ti guarderai allo specchio di un tegamino,
metterai la scopa dritta in un angolo
che se dalla cappa scivola in cucina la strega
a forza di contare le paglie che ci sono,
la cima è già piena è già cucita.
Cielo sereno terra scura
carne tenera non diventare nera
non ritornare dura
e nel nome di Maria
tutti i diavoli da questa pentola
andate via"
Faber
Piesse: non c'entra na cippa, ma sto periodo son drogato di De Andrè...
quando la luce ha un piede in terra e l’ altro in mare,
ti guarderai allo specchio di un tegamino,
metterai la scopa dritta in un angolo
che se dalla cappa scivola in cucina la strega
a forza di contare le paglie che ci sono,
la cima è già piena è già cucita.
Cielo sereno terra scura
carne tenera non diventare nera
non ritornare dura
e nel nome di Maria
tutti i diavoli da questa pentola
andate via"
Faber
Piesse: non c'entra na cippa, ma sto periodo son drogato di De Andrè...
Aengus_il_Vagabondo ha scritto:Un arpeggio a sei Corde...
La prima Corda sono gli occhi buoni di tua Madre ad insegnarti a camminare la Vita...
La seconda Corda è l’istintiva energia di un Amico, ad accompagnarti a sorridere e ridere della Vita...
La terza, la terza Corda, sono le cosce tese di una Donna ad illuderti che quella
- solo quella - è la Vita...
La quarta Corda è il becero e povero acuto del tuo Egoismo guerriero, imprecare contro il Cielo, intento a farti allontanare dalla Vita...
La quinta Corda, piena e corposa, la pizzichi in un bicchiere di Vino buono, a farti sognare e pensare - solo e contro tutti - alla Vita...
La sesta ed ultima Corda
- i bassi -,
tutto ciò che hai vissuto, percepito, sentito in quella tua fottuta Vita,
ciò che hai perso,
ciò che hai lasciato per la Strada,
e tutto quello che di poco o tanto sei riuscito a suonare...
con quell’arpeggio a sei Corde...
- confesso che ho vissuto -
Aengus,
Il Vagabondo
Impressionante la spiegazione di sei corde ... Basta amare tutti .. Grazie per la condivisione di fuori e mi dispiace per la pubblicazione in filo vecchio ..
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