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Sembra che sia UFFICIALE

Inviato: mar feb 07, 2012 9:33 am
da Paolo
Era il 1993, avevo 18 anni e i soldi del motorino appena venduto. Per comprare un’Honda cb 350 four avanzavano addirittura, in quegli anni si pagavano così: un milione di lire per una 4 cilindri e con quello che avanzava un manubrio basso e un 4in1 Marving che riempiva le orecchie e il cuore. Finalmente le 125 supersportive degli amici erano alla portata. Telaio, freni, sospensioni e gomme a parte chiaramente, ma davanti alla telecamera del “Cova” che girava “Il tempo delle pieghe” non sfiguravo, anzi… Certo, sul rettilineo perdevo qualcosa, se stavo davanti mi passavano, se stavo dietro riuscivo a restare incollato e a volte a uscire dalla scia. E in scia restai fino al 1995: qualcuno mi prendeva in giro, qualcuno aveva montato il 180cc e toccava i 180km/h, qualcun altro comprava le gomme punzonate usate a Magione quando correvano le sport production… ma anch’io stavo preparando la mia arma segreta: una cb 500 four, questa volta modificata sul serio! Al 4in1 si erano aggiunti tromboncini di aspirazione, manubrio Tommaselli, doppio disco, sella sportiva, ammortizzatori Marzocchi, forcella modificata e soprattutto due ginocchiere da cross da applicare sopra i jeans. Sempre, anche per andare all’università, 2 anni di ingegneria con scarsi risultati, ma col ginocchio a terra in tutte le curve. I risultati però erano così scarsi che cambiai università, città e mezzo: architettura, Napoli e vespa (truccata ovviamente) e per otto anni il mio obiettivo fu mettere dietro gli scooteroni 4 tempi, guidati da spericolati scugnizzi, bravissimi a impennare quanto approssimativi nelle traiettorie, ma questa è un’altra storia, non è di questo che vi voglio parlare. Dopo la laurea ad attendermi a Perugia c’era una Yamaha R6 e finalmente il sogno dei vent’anni di guidare in pista si avverò. Per strada però continuavo a preferire la cb 750 four che mio padre non usava più ed è grazie a lei, così spesso bisognosa di cure, che conobbi Paolo Ciabini. Fu come un cerchio che si chiudeva. Non solo avevo trovato una persona con una preparazione tecnica formidabile, avevo trovato un amico vero con cui condividere una passione. Quella di Paolo è certamente più legata alla meccanica dei motori, la mia forse più al mondo delle corse e tutti e due amiamo le moto d’epoca. La sintesi perfetta non poteva che essere quella di provare a correre con le moto d’epoca in gruppo 5 e a quanto pare abbiamo trovato altre persone che credono in questo progetto, primo fra tutti Moto d'epoca Roma , con il quale ci siamo trovati subito sulla stessa lunghezza d’(h)onda… passare dal profumo ricinato della pista a quello di arrosto dei box e cercare di rivivere lo spirito dell’epoca delle derivate, quando per correre bastava la passione e poco più. Benvenuti a tutti quelli che vorranno prendere tempi, sporcarsi le mani, mangiare, bere, sporgere reclami, discutere di assetti, cucinare, fare da ombrelline e dare la colpa al pilota!
tommyfast

Inviato: mer feb 15, 2012 10:42 am
da Ipercooppe
Ci sarebbe un telaio di 400, uno scatolone dove andare a guardare e un vecchietto da tenere impegnato...

Inviato: mer feb 15, 2012 10:48 am
da Paolo
tranquillo di quello che c'era utilizzabile dalla Tua roba ne è già stato prelevato oltre l'otto per mille

Inviato: mer feb 15, 2012 4:52 pm
da Ipercooppe
Paolo ha scritto:tranquillo di quello che c'era utilizzabile dalla Tua roba ne è già stato prelevato oltre l'otto per mille

Reverendo,
contrariamente a quanto sostenuto dal canterino telepredicatore nazionalpopolare io so bene che ogni culto si deve scontrare con le esigenze terrene e sono pronto a fare la mia parte.
Il telaio che Le offrivo come vittima sacrificale è uno che avevo in serbo per momenti come questi, in cui è necessario ingraziarsi, tramite i suoi servigi, i favori della divinità pagana che noi adoriamo.
Lo scatolone a cui mi riferivo non è colmo di di organi meccanici, ma contiene formule magiche di culti che si credevano scomparsi nella notte dei tempi.
Tutto cio ciò nelle sue mani può tornare a nuova vita.
Amen.