Tommaso racconta la gara del circuito del Sele (SA)

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Paolo
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Tommaso racconta la gara del circuito del Sele (SA)

Messaggioda Paolo » mer giu 19, 2013 10:58 am

Battipaglia, circuito del Sele
I miei trascorsi partenopei mi fanno guardare questa tappa con ottimismo: male che possa andare ci consoleremo con le mozzarelle! Comunque c'é un po' troppa aspettativa, quando stavamo per lasciare Adria dei federali ci avevano avvertiti: "Cercate di venire a Battipaglia perché lì si fa gara 1 e gara 2 con assegnazione piena del punteggio per ogni prova e probabilmente si deciderá il campionato, poiché le 2 gare di settembre sono in dubbio". Al briefing di sabato i federali ci hanno nuovamente ammoniti: "Chi é che mette in giro queste voci false e tendenziose che dicono che il campionato finisce qui? Le ultime 2 prove si faranno come da calendario e al 90% saranno Modena e Varano...". Una trovata per paura che non venissimo a correre qui? Mi tengo per me la riflessione, anche perché le mozzarelle di ben venuto offerteci da Salvatore Pascucci al nostro arrivo hanno completamente anestetizzato qualsiasi velleità polemica. Troppo bbbuone, W il sud!

Venerdí prove libere
Il circuito é piú corto di quelli dove abbiamo corso finora. Il disegno non é male, piuttosto lento e tecnico, peccato che l'asfalto non offra molto grip e che ci siano un paio di avvallamenti di troppo... Ma guidare é abbastanza divertente. Passiamo la giornata faticando non poco a trovare la rapportatura giusta: prima proviamo a fare il rettilineo con la quinta, ma sono in difficoltà in un paio di punti dove devo salire di marcia a moto piegata, poi montiamo i rapporti piú corti che abbiamo per usare la sesta. Niente da fare, la sesta é comunque troppo lunga. Alla fine facciamo il rettilineo con la quarta, questo é il rapporto che mi da la giusta marcia in quasi tutte le curve. Assetto: la temperatura molto alta ha messo in crisi la forcella. In staccata affonda troppo e la moto si muove molto col posteriore in ingresso, molto divertente, ma poco redditizio. Aumentando precarico e compressione le cose migliorano in staccata, ma poi diventa troppo rigida in piega e la ruota anteriore non copia l'asfalto, saltella e fa allargare la traiettoria. Alla fine troviamo il giusto compromesso e giro piuttosto bene. I tempi dicono che siamo i più veloci insieme a Pietro Di Vittorio, vincitore di Varano e non classificato ad Adria per rottura del motore durante le prove ufficiali. Pietro però incappa in una scivolata che, seppur innocua, gli leva un po' di fiducia, nei giorni successivi non ripeterà più quei tempi.

Sabato prove ufficiali
Il turno della mattina é abbastanza fresco e si va forte. Riesco a fare da subito un paio di giri che mi soddisfano e rientro parecchio prima della fine: sono in pole con circa mezzo secondo su Bacialli, tornato sulla sua fedele Honda 500, dopo il problema tecnico alla Ducati Pantah che aveva portato quest'anno all'esordio, in virtú del nuovo regolamento che ha allargato il periodo storico delle moto ammesse fino al 1983. Un po' più staccati Di Vittorio e Tardelli. Nel secondo e decisivo turno il feeling con il tracciato aumenta un po' per tutti, ma aumenta di piú la temperatura e nessuno di noi riesce a migliorare. Mi era giá capitato di essere stato il piú veloce nel primo turno, ma, per un motivo o per l'altro, alla fine la pole mi era sempre sfuggita. Questa volta ce l'abbiamo fatta: primi! Bacialli e Di Vittorio sono comunque vicini, roba di decimi, un pó più attardato Andrea Tardelli, mio diretto inseguitore nel campionato e che qui sembra non trovare il giusto feeling con la sua Morini.

Sabato Gara 1
Ore 19, questa volta so di avere il passo per vincere, ma non avevamo mai girato a quest'ora. Ė fresco, i motori girano piú forte e c'é piú grip, ma la luce bassa in certe parti del tracciato é accecante, quasi non si capisce dove finisce la pista. Sono molto gasato e felice perché sono venuti da Napoli tre miei carissimi amici, coi quali ho condiviso tanti momenti felici negl'anni in cui ho vissuto li. Non posso deluderli! Per una volta parto benissimo e al secondo giro sono giá sui tempi delle qualifiche. Peccato che non mi sia accorto che Bacialli dietro di me andava ancora più forte! All'inizio del quarto giro entro nella curva in fondo al rettilineo e all'improvviso mi si materializza all'interno mentre ero giá a moto piegata. Un entrata cattiva, ritiro su la moto d'istinto e dentro di me penso che a quella velocità non possa girare. Mi preparo a incrociare la traiettoria per rinfilarmi e invece la sua moto gira perfetta, cucita al cordolo. Bravo Bacialli, veramente bravo, una manovra decisa ma pulita, mi accodo aspettando il momento giusto per replicare. Lo vedo forzare di brutto per mezzo giro e poi voltarsi per vedere se ha guadagnato, ma sono ancora li, incollato. Ancora una curva e Bacialli passa sul filler lasciato dai commissari a seguito di una caduta nel turno precedente. É piegatissimo, lo vedo perdere aderenza sull'anteriore, poi sul posteriore e infine cadere con la moto che se ne va para, col pilota aggrappato per non farla spegnere. Io sono così vicino che per poco non lo prendo, passo in un francobollo d'asfalto fra la sua moto e il prato. Lui si rialzerá e finirá la gara addirittura in quarta posizione con una bella rimonta che lo porterá a superare Gabriele Gubitosi, un "ragazzo" del posto con un Hondina 400 identica alla mia, ma evidentemente un po' lontana dalla messa a punto ideale. Non tutti hanno un Carlo Nocentini e un Paolo Ciabini ai box! Gabriele, non mollare, é solo la tua prima uscita e avrai modo di rifarti e divertirti. A questo punto mancano ancora 10 giri e ho un vantaggio di circa tre secondi, che diventeranno dieci a fine gara, girando sempre in scioltezza. La mia prima vittoria si é dimostrata piú facile del previsto, ma mi dispiace veramente per Bacialli: è caduto sul filler, non per colpa sua. Vincere senza la sua scivoltata avrebbe avuto un altro sapore. Intanto, dietro, Tardelli fa il miracolo e passa Di Vittorio all'ultimo giro conquistando la seconda posizione. Il solito animale da gara!

Domenica gara 2
Ore 12, ombre cortissime e caldo, anche se non esagerato.
Parto meno bene e Bacialli mi supera, alla prima staccata lo infilo e alla seconda mi rinfila di nuovo! Mi sa che oggi sarà dura, ma non faccio in tempo a pensarlo che arriva da dietro Di Vittorio e passa tutti e due! Di Vittorio sembra tornato in modalità Varano, anche se quando é davanti non riesce a fare il passo mio e di Bacialli, ma é li, c'é anche lui! Peccato non ci sia anche Tardelli, che sembrava essersi finalmente adattato alla pista, ma che é stato fermato quasi subito da un problema tecnico. Non ho contato le volte che ci siamo scambiati le posizioni, ma sono veramente tante, fino a metá gara un paio di volte al giro.
Metà gara, Di Vittorio non riesce piú a seguirci, io sono primo e sto girando di passo sull'1:09 alto, in qualifica non ero mai sceso sotto l'1:10. Dentro di me penso che se continuo cosí posso andarmene, ma Bacialli non é d'accordo, all'ottavo giro stampa un 1:09 netto e al giro successivo mi riattacca e mi passa, ma questa volta é lungo. Riesce a girare nell'asfalto, ma molto largo, io ripasso e lui perde una ventina di metri. Altri tre giri alla morte con lui sempre li, finché al penultimo giro mi volto e vedo che il margine ē cresciuto... Ce l'ho fatta, doppietta e questa volta senza disgrazie altrui! Bacialli é stato davvero un osso duro, il giro veloce é il suo; io peró faticavo meno a guidare, devo ammettere che la differenza di etá con questo caldo mi ha favorito non poco a fine gara.

Smaltita l'euforia per la vittoria e per aver rafforzato la prima posizione in campionato, comincio a chiedermi come mai io che ho 38 anni sia il piú giovane della categoria, che non ci siano altri miei coetanei e che i miei avversari abbiano dai 10 ai 20 anni piú di me. Sono ancora tutti dei grandi manici, sia ben chiaro, i tempi e la bagarre lo dimostrano, peró se corrono da piú di vent'anni vuol dire che hanno cominciato alla mia etá, se non piú giovani. Oggi il ricambio generazionale purtroppo non c'é piú e questo non é un bene per questo sport. Credo che, visto il momento, si dovrebbe cercare di ridurre i costi con regolamenti meno permissivi e piú rispettosi della storicitá dei mezzi. E poi sarebbe importante una maggiore visibilitá degli eventi, dal sito della federazione alle riviste del settore una locandina pubblicitaria potrebbe servire invogliare un po' di gente. Queste gare hanno bisogno di pubblico se si vuole sperare che qualche nuovo pilota di tanto in tanto si appassioni e si unisca alla carovana... Io nel mio piccolo, oltre al piacere di raccontarvi ogni volta com'é andata, spero di coinvolgere emotivamente qualcuno che un domani si presenti con il sorriso di chi sta per dire: quasi quasi ci provo anch'io!

PS
Questa volta ero tentato di non scrivere il pezzo, poi ho pensato che la passione che ci unisce non vada difesa con il silenzio.
Coraggio Alessia, ti vogliamo bene.

Tommyfast

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